Cipomo (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri) chiede alle istituzioni una nuova strategia per aiutare i pazienti malati di tumore, alle prese con possibili effetti negativi causati dal virus Sars-Cov-2
Forte calo degli screening, delle terapie e dei follow-up: è la preoccupante tendenza emersa nei reparti di oncologia, alle prese con una vera e propria "emergenza nell'emergenza" pandemia. L'allarme, contenuto in dati pubblicati recentemente, viene rilanciato dal Cipomo (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri), che chiede alle istituzioni una nuova strategia per aiutare i pazienti malati di tumore, alle prese con possibili effetti negativi causati dal virus Sars-Cov-2. Più cure preventive a domicilio e meno ospedalizzazioni per i pazienti con infezione da Covid-19, ma anche la conservazione di un adeguato numero di posti letto medici e chirurgici per i pazienti oncologici che ne avranno bisogno e istituire percorsi protetti da dedicare loro per evitare qualsiasi rischio di contagio n ospedale: queste le principali richieste del Cipomo, che sottolinea anche la necessità di mantenere le attività di screening delle neoplasie per non trovarsi di fronte nel prossimo futuro a pazienti con neoplasie avanzate e più difficilmente curabili.
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